Cosa fareste voi dopo aver chiuso il ristorante più interessante del mondo? Se siete come lo chef svedese Magnus Nilsson, vi prendete una pausa di riflessione per apprezzare le bellezze naturali che vi circondano.
Quando, a maggio, il celebre chef svedese Magnus Nilsson ha annunciato che avrebbe chiuso il ristorante Fäviken Magasinet alla fine dell’anno, è stato davvero un colpo devastante per quelli come noi che sono affascinati dalle forme uniche di ospitalità.
Il suo ristorante, ospitato nell’ex granaio di una una tenuta di caccia secolare, è uno dei più apprezzati al mondo, e probabilmente il più interessante. Nonostante la sua posizione remota nella natura selvaggia della Svezia, a 600 chilometri da Stoccolma, farvi una prenotazione è diventato quasi subito un’impresa. In effetti, con sei camere riservate esclusivamente per gli ospiti della cena abbastanza fortunati da rimanere a colazione la mattina successiva, offriva davvero un’esperienza unica ed esclusiva. Esattamente il tipo di esperienza che sogniamo di offrire su Tablet.
Per quelli che non sono mai stati abbastanza fortunati da fare il pellegrinaggio nell’intima sala da pranzo da 16 posti di Fäviken, sappiate che probabilmente non ne avrete mai l’occasione. Stiamo perdendo uno di quei piccoli posti speciali che ispirano dei viaggi e che fanno sognare delle lunghe traversate verso luoghi semplici, il cui fascino è dato anche dalla distanza che li separa da tutti e da tutto il resto. Una città, un’attrazione, un ristorante che cambia tutto dove prima non c’era. Visitarli significa aver realizzato qualcosa di speciale. È come avere una medaglia d’onore, per pochi coraggiosi che hanno osato.
Ora è tutto finito. E pensate che lo chef 35enne non sta lasciando Fäviken e le sue stelle Michelin alle sue spalle a causa di discordie o conflitti, ma semplicemente perché la sua vita da chef famoso stava diventando sempre più esigente. Nilsson vuole “trascorrere del tempo con la mia famiglia, riflettere, pescare, coltivare, scrivere, riposare e mettersi in forma, sia fisicamente che mentalmente”. Che dire? Per uno chef che è sinonimo di autenticità e tecniche tradizionali si direbbe una decisione molto coerente. Tornare alle origini in questo caso ha più senso che aprire un mega ristorante a Las Vegas.
Nilsson ha assunto la direzione della cucina di Fäviken quando era giovanissimo, nel 2008. In pochi anni ha acquisito notorietà per la preparazione impeccabile e spesso spettacolare di ingredienti locali che il suo team caccia, coltiva, foraggia e conserva sulla sua stessa proprietà. Il menu da degustazione di 30 portate di Fäviken è una diventata una guida alla cultura e alla storia della provincia di Jämtland della Svezia centrale e della sua regione all’estremo nord dell’Europa.
“Per fare in modo che qualcuno percorra questa distanza”, ha detto Nilsson parlando del ristorante, “doveva essere per forza di altissima qualità.” Il circolo polare artico non dista molto. Non devi andare troppo lontano per vedere la bellezza mozzafiato della Scandinavia e di tutto il nord includendo Finlandia, Islanda, Groenlandia e Isole Åland e Faroe. Una bellezza che Nilsson ha catturato con la sua macchina fotografica nel libro “Nordic: A Photographic Essay of Landscapes, Food and People”.
Nilsson ha scattato queste foto mentre faceva delle ricerche per il suo libro La Cucina Nordica, una guida completa alla cucina e alla cultura nordica. Si tratta di un libro davvero enciclopedico, che include ricette tradizionali con ingredienti che molti oggi considerano piuttosto controversi (come la carne di balena). “Non credo sia giusto censurare la cultura”, ha detto al New York Times parlando delle foto di un massacro di balene nelle Isole Faroe. “Avrei potuto fare del libro una versione fiabesca della cucina nordica, ma che senso avrebbe avuto?”
Per assicurarsi che La Cucina Nordica riflettesse onestamente la realtà, Nilsson evitò appositamente gli hotel eleganti che molti scrittori usano durante i loro viaggi di ricerca. “Generalmente mi fermavo a casa di persone del posto. Spesso andavo a trovare qualcuno che conoscevo nella sua città per uno scopo specifico, e lui mi presentava qualcun altro. Senza pensarci troppo, mi ritrovavo a penzolare su una scogliera nelle Isole Faroe in cerca di uova di puffino. Ho dormito su molti divani.”
Potreste non essere più in grado di mangiare a Fäviken, ma non è troppo tardi per visitare i paesi nordici. Le meravigliose fotografie di Nilsson forniscono tutta l’ispirazione che serve ma, se non dovesse bastare, date un’occhiata ai nostri eccezionali boutique hotel in Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Islanda.
Attraverso l’obiettivo di Nilsson, così come nella sua cucina, potete vedere che le cose sono fatte in un certo modo in questa parte del mondo. Spiccano sia un’orgogliosa semplicità, che molta meticolosità e coraggio. Del resto i lunghi inverni e la forte dipendenza dal mare portano naturalmente allo sviluppo di un alto livello di audacia. Superare gli ostacoli prodotti da un ambiente difficile, in particolare nel campo del cibo, richiede un ingegno che Nilsson celebra pienamente nel suo ristorante. I modi geniali con cui prepara i suoi piatti a Fäviken sono infatti un tributo all’intraprendenza della cultura nordica e non semplicemente un progetto artistico personale.
“Questa espressione creativa è molto diversa dalle altre in quanto diventa inevitabilmente obsoleta se non dà alcun piacere”, ha spiegato nella rivista Interview. “Penso che cucinare sia più vicino all’arte che l’arte stessa. Non mi interessa concettualizzare troppo. Voglio semplicemente vedere persone che si divertono”.
Auguriamo Magnus faccia lo stesso durante il suo periodo di pausa lontano dai riflettori. Speriamo solo che non duri troppo a lungo.
Nordic: A Photographic Essay of Landscapes, Food and People
Dopo aver ricevuto la sua prima macchina fotografica all’età di sei anni, il celebre chef Magnus Nilsson ha dedicato parte del suo tempo alla fotografia. Durante le ricerche per la preparazione del libo “La Cucina Nordica”, Magnus ha avuto modo di viaggiare molto nei paesi nordici, non solo raccogliendo ricette ma anche fotografandone il paesaggio, il cibo e gli abitanti. “Nordic: A Photographic Essay” è una selezione di quelle straordinarie fotografie.