Così stretto e lungo, il Cile contiene una diversità naturale ricca di contrasti difficili da trovare in qualunque altro paese. Di ritorno da un viaggio dal Nord al Sud del paese, abbiamo preparato alcuni suggerimenti per voi. Il primo è di andarci.
Qui avrete modo di ammirare il deserto più arido del mondo e di sentire il rumore assordante dei ghiacciai dal cuore azzurro che si sciolgono. Vedrete fenicotteri di vari colori che mangiano crostacei nelle lagune salate e scoprirete alberi centenari rimasti stile bonsai perché crescono sulle rocce. Potrete visitare il terzo campo geotermico nel mondo con geyser che scoppietta al centro di molti vulcani ancora attivi e conoscere il guardiano del faro di Capo Horn, che si affaccia su un oceano che sembra infinito e dove i venti soffiano con forza sulle correnti atlantiche che si scontrano su quelle pacifiche.
A seconda del tempo che avete a disposizione le località da visitare o la durata del soggiorno in ogni luogo possono aumentare, per non conoscere ogni angolo di questo paese, ma qui abbiamo preparato un itinerario da cui prendere spunto per la vostra prossima avventura.
La maggior parte dei voli internazionali arrivano a Santiago, la capitale, quindi è logico che ogni viaggio in Cile cominci proprio da qui. Circondata da montagne e attraversata dal fiume Mapocho, Santiago è accogliente e facile da navigare e Matildas Hotel Boutique è un santuario di pace dove riposare e rilassarsi. La sua funicolare sulla collina di San Cristobal è un modo simpatico e un po’ pigro di vederla dall’alto senza fare troppa fatica, e scoprire che è molto più grande di quanto pensavate. La metropolitana è pulita, rapida ed efficiente per le distanze maggiori, anche se molte attrazioni da visitare si trovano a poca distanza l’una dall’altra e sono facilmente raggiungibili a piedi. La casa del poeta Pablo Neruda, La Chascona, per esempio, si trova nel quartiere di Bellavista, a poca distanza dalla funicolare citata sopra, dal piacevole Parque Forestal lungo il fiume e a 15 minuti dal Museo delle Belle Arti.
Passeggiando poi da qui tra gli edifici coloniali, accanto ai tavolini dei molti ristoranti della zona, in 10 minuti siete alla Plaza de Armas e alle porte del Museo di Arte Precolombiano. Dopo un gelato (sono buonissimi in Cile) salite la collina del Cerro di Santa Lucia, con i suoi gradini tra le palme, il forte, le fontane e le terrazze. Scendendo dall’altra parte arriverete nel Barrios Lastarria, dove sarete accolti da musicisti e artisti che cantano o vendono le loro opere e potrete scegliere tra una gran varietà di bars e café dove provare le specialità del paese.
Qualunque piatto cileno si accompagna con del pebre, una salsa di aglio, cipolla, pomodoro, olio, limone, aceto, coriandolo e peperoncino, che si mangia anche semplicemente con il pane. Se lo volete spalmare su un empanada, ce ne sono con una gran varietà di ripieni, non vi dirà niente nessuno, ma per il tipico “completo” cileno avrete già tutto quello che serve nel pane: salsiccia, crauti (qui molto usati nella cucina), pomodoro, avocado, cipolla, maionese, ketchup e mostarda.
Se amate la carne, sarete sicuramente felici in Cile. Il lomo, la bistecca, di carne di manzo o di maiale, non manca mai dal menu, spesso accompagnato da patatine fritte. Nell’asado, la grigliata, ci sono anche le salsicce e il pollo, a volte anche l’agnello. Se preferite il pesce, potete fare visita al mercato centrale di Santiago, un monumento storico nazionale per la sua lunga storia, che è anche la sede di alcuni ristoranti di pesce ottimi per il pranzo (chiudono nel pomeriggio).
Se avete tempo, visitate il Museo della Memoria e dei Diritti Umani per un commovente tour del passato buio della dittatura in Cile, e magari anche la cittadina costiera di Valparaiso, che si trova a circa 2 ore di macchina da Santiago e offre tanti murales, case colorate e un’altra casa di Pablo Neruda da visitare. Poi si parte per il deserto! Con un volo di circa 2 ore arrivate a Calama e poi, in circa un’ora e mezza di macchina tra le dune e le pale eoliche, siete a San Pedro de Atacama, a 2400 metri sopra il mare e a poca distanza dalla spettacolare e fotogenica Valle della Luna.
Qui d’estate (l’inverno in Italia) il sole picchia forte, ma un buon cappello e una crema solare fanno miracoli, e le serate sono fresche. La primavera e l’autunno sono i periodo ideali per non incontrare troppi turisti, ma durante l’inverno (giugno, luglio e agosto) ci sono spesso dei maltempi e la maggior parte dei tour non sono possibili, soprattutto se volete andare a vedere le lagune e i geyser, a 4300 metri sopra il mare. Per abituarsi all’altitudine ci vuole almeno un giorno, quindi organizzate le escursioni di conseguenza.
Molti hotel che proponiamo offrono soggiorni che includono non solo la pensione completa, ma anche le escursioni con delle guide preparatissime e flessibili alle vostre esigenze. Awasi Atacama una piccola flotta di jeep che vi possono portare a vedere quello che desiderate esplorare durante il soggiorno. La maggior parte richiedono un soggiorno minimo dalle due alle quattro notti, in modo da assicurarsi che non ripartiate senza avere conosciuto bene il deserto. Explora Acatama ha anche un osservatorio, da dove la sera potrete ammirare il cielo più stellato che abbiate mai visto. Se poi volete dormire e rilassarvi in un resort capace di integrarsi perfettamente con l’ambiente che lo circonda, Alto Atacama fa sicuramente per voi, un “parco andino” progettato per essere un microcosmo desertico con piante autoctone e il paesaggio tradizionale dell’altipiano e, se non bastasse, una spa con sauna, bagno turco e trattamenti che vi faranno sentire all’altezza del paesaggio.
Ovunque andiate, l’esperienza visiva in questa zona sarà davvero unica ed indimenticabile. Prima di tutto, a solo 10 chilometri da San Pedro, nascosta nella cordillera de la Sal, una passeggiata nella Valle de la Luna vi trasporterà davvero su un altro pianeta. Pensate che qualche turista a dir poco egoista è riuscito a rompere una formazione rocciosa denominata Le Tre Marie (in preghiera), dopo esserci salito sopra per un selfie, e ora ne sono rimaste solo due! Ci sono poi le immense distese di sale che prendono riflessi rosa, verde e gialli, e le lagune in cui i fenicotteri si cibano dei crostacei che danno loro il colore.
In circa 3 ore da San Pedro arriverete ai Geyser del Tatio. I tour per questa escursione iniziano generalmente molto presto, verso le 5 del mattino, in modo da poter vedere i geyser in azione (sono mattutini) a contrasto con la temperatura rigida esterna. Si tratta del terzo campo geotermico del mondo, dopo quello di Yellowstone negli Stati Uniti e di Dolina Geizerov in Russia, e l’unico circondato da vulcani ancora attivi.
Non ci sono parole per descrivere la bellezza di questa regione dai contrasti netti tra le luci e le ombre, tra il freddo dell’aria e il calore del sole, tra l’aridità della terra, il blu acceso del cielo e quei cespugli fioriti che vi sorprenderanno di tanto in tanto.
Dopo avere esplorato il deserto vi sarà probabilmente venuta la voglia di vedere un po’ di verde e un po’ di mare. Con uno scalo obbligatorio a Santiago, da qui vi aspetta un volo di circa 4 ore per arrivare nella terra alla fine del mondo che rimane un sogno irrealizzato per molti: la Patagonia. Con i suoi spazi immensi, le montagne innevate e la natura selvaggia, il sud del Cile e la zona della Terra del Fuoco sa come ridimensionare l’ego più smisurato.
Lasciate che le frequenti ed inaspettate raffiche di vento vi scompiglino i capelli, che la pioggia scenda leggera, si trasformi in piccola grandine perfettamente rotonda e poi si interrompa improvvisamente per lasciare il posto ad un arcobaleno, tutto nel giro di mezz’ora. La Patagonia è davvero indomabile e resisterle non porterebbe che a frustrazione. Lasciate che decida per voi e fatevi cullare dai suoni nuovi della natura (con l’abbigliamento adeguato fatto di mille strati).
Se volate a Punta Arenas, sarete a circa 5 ore di macchina dal Parco Nazionale di Torres del Paine, uno dei parchi più grandi del paese e uno dei più importanti. I gruppi Explora, Awasi e Tierra anche qui offrono hotel “tutto incluso” in cui, oltre al soggiorno, ai pasti e alle escursioni guidate, sono incluse anche le cordigliere di roccia da scalare seguendo i passi degli alpinisti italiani Guido Monzino e Armando Aste, la possibilità di vedere un puma tra la vegetazione, un guanaco o un condor che volteggia nel cielo, tante bacche di calafate da mangiare (la marmellata è ottima) e la visione spettacolare degli iceberg che si staccano dai ghiacciai con un rumore assordante.
Se poi siete appassionati di Charles Darwin, se avete letto “Il mondo alla fine del mondo” di Luis Sepúlveda, o volete semplicemente spingere quest’esperienza di viaggio al limite, ci sono le crociere dell’Australis. Partono da Punta Arenas e vi permettono di navigare lo stretto di Magellano e tutte le insenature magiche di queste isole e arrivare a Cape Horn nella massima comodità, accompagnati da guide preparatissime che vi sapranno spiegare il come e il perché di tutto quello che vedrete. Dormirete guardando il mare dalla vostra cabina, e magari ogni tanto avvisterete una foca o un delfino, e potrete scendere a terra per conoscere questi territori inesplorati grazie a dei gommoni zodiac guidati da esperti navigatori. Potrete vedere e toccare il bosco subantartico e fotografare i pinguini di Magellano, approdare davanti al maestoso ghiacciaio Pia e salutare il militare cileno che vive con la sua famiglia nel faro di Capo Horn, il punto più a sud del continente sudamericano doppiato per la prima volta dagli europei nel 1616 e da allora cimitero di molte navi che ci hanno riprovato al momento sbagliato.
Dopo avere visto il Cile è più facile capire come in questa terra siano nati tanti poeti. Il paesaggio, e la solitudine di molte di queste terre, ispira passioni ed immagini melanconiche. “La poesia è un atto di pace. Il poeta nasce dalla pace come il pane nasce dalla farina“, diceva Pablo Neruda.