E se ad ospitarvi fossero Robert Redford, Giorgio Armani o Alain Ducasse?
L’industria alberghiera sembra essere diventata la strada maestra per sfogare la crisi di mezza età. Abitanti delle città sull’orlo del soffocamento o impiegati con gli occhi consumati dalle loro liste Excel, non si possono più contare le storie di riconversione che danno vita a guesthouse sostenibili in campagna e laboratori trasformati in boutique hotel urbani alla moda. L’avventura, e tutto ciò che evoca in modo romantico e affascinante, non attira solo noi e voi. Anche i personaggi famosi si lasciano prendere da questa voglia.
Certo possiamo chiederci legittimamente se un hotel è necessariamente più attraente quando porta il nome di una personalità del mondo dello spettacolo o dello sport. Suscita innegabilmente curiosità, ma ha più personalità? Perché per quanto gloriosa sia, la firma non è sufficiente. L’esperienza conta, e la passione per quello che fai. Se queste case di albergatori famosi sono nella nostra collezione è perché sono riuscite a conquistare i nostri cuori. A voi giudicare.
Cromlix Hotel
Andy Murray
Il campione di tennis scozzese Andy Murray è cresciuto a Dunblane e così, quando la vicina proprietà di Cromlix è stata messa sul mercato, ha colto l’occasione… con una volée. Forse ciò che sorprende di più per un hotel classico in mano ad una giovane celebrità è proprio quanto Cromlix risulti tradizionale. Si tratta di una vera e propria casa di campagna di epoca vittoriana, costruita nel 1880, ma nonostante abbia ricevuto le attenzioni di diversi designer contemporanei, il carattere di base del luogo è rimasto pressoché intatto.
Palazzo Versace
Versace
Il Palazzo Versace rappresenta l’evoluzione dello stile di vita Versace, un palazzo di splendore rinascimentale, elegante e confortevole, situato in un luogo di una bellezza mozzafiato. L’hotel ha 205 stanze eleganti, 72 condomini dislocati nei dintorni, 3 ristoranti multi-premiati ed un porticciolo privato, su un luogo storico della Gold Coast. Le acque magnifiche delle Gold Coast, dell’hinterland e le spiagge di sabbia bianca lo hanno eletto a destinazione riconosciuta in tutto il mondo.
The Greenwich Hotel
Robert de Niro
Ha un proprietario famosissimo (niente meno che Robert De Niro), una posizione privilegiata nel quartiere di Tribeca, credenziali di stile impeccabili per gentile concessione del Grayling design, una delle principali aziende di New York, e un gran lavoro di costruzione alle spalle quasi ossessivo visti i migliaia di mattoni fatti a mano costosi che lo ricoprono. Ora, non c’è dubbio che tutte queste cose facciano un certo effetto per la stampa, ma significano davvero qualcosa per gli ospiti? Certamente.
Palazzo Margherita
Francis Ford Coppola
Il nome Coppola è una garanzia. Nel caso di Palazzo Margherita, si tratta di un progetto particolarmente personale, dato che si trova nel villaggio di nascita di suo nonno Agostino. Nel 2004 la famiglia Margherita ha venduto la sua proprietà’ a Coppola, che lo ha immediatamente trasformato in un elegante hotel con nove suite, alcune che si affacciano sul giardino, altre con balconi perfetti per spiare la vita del paese. Il look è classico, con tanto di fiori freschi e candelieri, carta da parati e vasche da bagno con i piedini, ma anche rilassato ed accogliente.
The Clarence
Bono et The Edge
Il palazzo risale al 1852 ed è situato nel cuore di Dublino, su un lato del fiume Liffey, più o meno ad 8 km dall’aeroporto e 500 metri dalla stazione Heuston. Si trova a breve distanza dai luoghi di riferimento più importanti di Dublino, compreso il Trinity College, Christchurch, il Centro dei Servizi Finanziari irlandese e il quartiere del Temple Bar. Nelle vicinanze di molti ristoranti, teatri, gallerie d’arte, musei e aree per lo shopping. L’Hotel Clarence è stato acquistato nel 1992 da Bono e The Edge.
Armani Hotel Milano
Giorgio Armani
Con 95 camere e suite disegnate personalmente dallo stilista con l’intento di aggiungere ulteriore prestigio alla capitale italiana della moda che chiama “la mia città”, l’Armani Hotel di Milano è situato in un quartiere esclusivo a due passi dalla via Montenapoleone. Alla sua inaugurazione hanno partecipato molti vip internazionali come Jessica Alba e Maggie Gyllenhaal e molto probabilmente sono ora tra i suoi ospiti quando in visita a Milano.
Sundance Resort
Robert Redford
Nel 1969 Robert Redford acquistò Timphaven e gran parte dei suoi dintorni dalla famiglia Stewart, fu da qui che nacque il Sundance. Rifiutando i consigli degli investitori di New York, che suggerivano di riempire il canyon con una serie di hotel e condominii, Redford vide la sua nuova proprietà come il luogo ideale per la conservazione dell’ambiente e la sperimentazione artistica. Osservate la luna sorgere alle spalle del monte Timpanagos direttamente dalla veranda del vostro cottage, oppure cenate accanto al fuoco con i nuovi amici che conoscerete qui: siamo sicuri che apprezzerete Sundance e la sua essenza.
Big Sleep Hotel
John Malkovich
Ogni città avrebbe bisogno di un posto come il Big Sleep, e Londra, città che necessita sistemazioni economiche più di ogni altra, si sta già attrezzando, aprendo un franchising. Per ora è Cardiff a condurre il gioco. John Malkovich è un azionista di riferimento nell’industria alberghiera, ma poco importa quando si parla del Big Sleep, non conta il proprietario, ma il posto stesso: un hotel di lusso, economico ma disegnato con eleganza, che costa molto meno di cento sterline a notte.
11 Cadogan Gardens
Elizabeth Hurley
L’hotel occupa maestose case vittoriane nascoste in una piazza tra Harrods e Sloane Square. L’arredamento è tradizionale e nelle camere, rivestite con pannelli di legno, sono appesi quadri ad olio e mobili d’epoca in stile tipico inglese. L’atmosfera è unica; non c’è il bancone della reception, un maggiordomo vi accoglie all’ingresso, privacy totale e sicurezza. All’arrivo i clienti non “ si registrano”, ma sono invitati a firmare il libro dei clienti.
Hostellerie De L’Abbaye de la Celle
Alain Ducasse
Una locanda provenzale di dieci stanze di proprietà di uno dei grandi maestri culinari francesi, Alain Ducasse. Forse basta fermarsi qui per attirare l’attenzione, ma possiamo ricordarvi che Ducasse detiene una ventina di stelle Michelin, sottolineare che la locanda è adiacente a una graziosa abbazia benedettina del XII secolo, e informarvi che recentemente è stata sottoposta a una ristrutturazione. Il cibo locale e stagionale tende ad avere sempre un sapore migliore, ma quello in Provenza, nella locanda di campagna di Alain Ducasse, è qualcosa per cui vale la pena fare un viaggio.