Pioneertown venne costruita negli anni ’40 come sfondo per i western di Hollywood, con l’idea che sarebbe diventata qualcosa di più grande. Le macchine fotografiche hanno smesso di girare decenni fa, ma l’obiettivo più grande è stato finalmente realizzato.
In un deserto della California si trova un set cinematografico dimenticato: un’intera città, una riproduzione del Vecchio West, costruita negli anni ’40 e lo sfondo di dozzine di film da cowboy in quel decennio e in quello successivo.
Era il Westworld di Hollywood. Quindi Hollywood se ne andò.
Circa sessant’anni più tardi le sue strade sono di nuovo animate. La via principale è sede di varie boutique, la replica del saloon è ora un locale di musica quasi leggendario, e il vecchio forte di cavalleria è un nuovo hotel elegante. Il Pioneertown Motel è il tipo di alloggio che genera allegria e riaccende anche gli appassionati di hotel di Tablet più stanchi. Abbiamo visto ogni forma di hotel e questa quantità di personalità e provenienza non ha paragone.
La rinascita di Pioneertown è sorprendente, per non dire altro. Ma, mentre il suo nuovo successo è senza dubbio straordinario, le ragioni per cui ha fallito in primo luogo sono ancora più interessanti.
Primo Atto: Il New Old West
Costruito immediatamente dopo la guerra da una squadra di attori di Hollywood, Pioneertown fu l’idea della stella western Dick Curtis: invece di costruire e ricostruire le facciate in legno di un avamposto western sulle colline fuori Hollywood, i cineasti potevano venire e girare in una vera città in stile 1880 circondata da una varietà di paesaggi come molti locali del Vecchio West.
Il gioco ha funzionato quasi immediatamente. Nel 1948 Philip Krasne usò Pioneertown per il suo film The Valiant Hombre, dando il via a una serie decennale di crediti. Dopo 156 episodi di The Cisco Kid e una serie di produzioni di Gene Autry, Pioneertown è una stella di Hollywood, anche se non tutti lo sanno.
Eppure Dick Curtis voleva di più per Pioneertown dell’attenzione volubile di Hollywood. Voleva che fosse una vera città. “Un set cinematografico vivente e che respira”, come ha spiegato a Tablet Kenneth Gentry, autore di Pioneertown, USA. “Vivere” e “respirare” significavano più di un semplice palcoscenico, più di una strada principale a tema del 1880 e più di un invito aperto alle società di produzione.
Significava anche un insediamento funzionante pieno di persone, dove trovare uno dei beni più interessanti per una troupe cinematografica in visita: le comparse.
Nei primi anni di Pioneertown, le produzioni e la gente arrivarono a flotte. Dopo la sua inaugurazione stellata (Roy Rogers! Robert Mitchum! Lucille Ball!), molte attività spuntarono un po’ ovunque a Pioneertown e sulla sua stravagante Mane Street. Una pista da bowling divenne l’orgoglio della città. Il ristorante cinese Golden Stallion divenne famoso in tutto il deserto. Il Red Dog Saloon attirò sia la gente del posto che i turisti. Intanto le vendite di terreni decollarono. The Valiant Hombre fece il suo debutto e – grazie allo scatto perfetto in un montaggio cinematografico di successo – i cittadini celebrarono la città con sfilate e carnevali.
Ma anche nel successo si nascondono problemi. Nel 1948 scoppiò una discussione tra Dick Curtis e il consiglio della Pioneertown Corporation. Curtis spingeva per costruire una comunità e attirare più residenti, mentre i suoi avversari volevano dare la priorità alle vendite commerciali e attirare gli affari. Il consiglio vinse.
Per molti questo fu un segno di quello che sarebbe successo. Se avessero seguito i suggerimenti di Curtis “tutti i problemi a cui sono andati incontro dopo sarebbero stati evitati o li avrebbero incontrati prima, ridotti” sostiene Gentry.
Ma i problemi erano nel suo futuro. Nel frattempo, grazie in gran parte ad Autry e Krasne, e western con nomi divertenti come La culla di Satana e Il Caballero senza timore hanno mantenuto viva e florida Pioneertown. Tra il 1946 e il 1957, sei stagioni del Cisco Kid, cinque stagioni del Gene Autry Show e tre stagioni di Annie Oakley, furono tutte girate a Pioneertown.
Nel 1957 Cisco Kid terminò le riprese e Autry partì per aprire il suo ranch di produzione. All’improvviso i personaggi principali erano spariti. Pioneertown era in difficoltà.
Secondo Atto: Città Fantasma
Se questo fosse stato un film, e Pioneertown fosse stato il protagonista, questi sarebbero stati quei momenti difficili in cui vagava nel deserto, lamentandosi del passato, afferrando la bottiglia di whisky che Gene Autry ha lasciato e cadendo a faccia in giù nella polvere.
Lasciando rallentare le vendite di terreni e perdendo l’opportunità di riempire la città di residenti, Pioneertown aveva perso le sue offerte di extra. Con la partenza dei pilastri di produzioni si presentavano dei problemi a riportare i servizi cinematografici in questo angolo del deserto. Le frustrazioni aumentavano. Un uomo d’affari cercò di trasformare la città in un resort a tema western ma, alla fine, i suoi piani furono abbandonati per la mancanza d’acqua. Come sospetta Gentry, la mancanza di popolazione significava una mancanza di capitale politico per richiederla alla contea.
Come se si cercasse di aprire ancora di più la ferita, in realtà Hollywood continuava ad essere affascinata dal deserto della California, ma la sua attenzione si sposto’ di circa 30 miglia a sud verso Palm Springs. Mentre Pioneertown lottava per attrarre troupe cinematografiche, l’era consolidata del Rat Pack stava appena entrando nel suo apice. Frank Sinatra, Dean Martin e Bing Crosby hanno portato notorietà e glamour nel deserto.
Pioneertown poteva solo guardare il tutto con invidia mentre Mane Street perdeva la sua attrazione.
Terzo Atto: Rinnovo
La scena cinematografica a Pioneertown riprese negli anni ’90, ma alla fine non fu necessariamente Hollywood a riportarla alla ribalta. Per parlare della rinascita di Pioneertown negli ultimi due decenni, non si può non nominare il Pioneertown Palace di Pappy e Harriet.
Tracciando le sue radici ad un passato come bar per motociclisti durante la lenta era degli anni ’70, nel 1980 fu acquistato da una coppia di nome Harriet e Claude “Pappy” Allen. I due iniziarono ad organizzare degli show che trasformarono lentamente Pioneertown in una destinazione alla moda. Con il tempo la reputazione di Pappy & Harriet è cresciuta, sia come luogo cult per la musica che come punto di riferimento per i barbecue, anche prima che arrivassero a frotte celebrità e turisti. Quando i nuovi proprietari lo presero in mano nel nuovo millennio, Pappy e Harriet era pronto al grande salto. Nel 2012 Coachella lo ha scelto la sede per ospitare uno dei suoi spettacoli fuori sede.
In questi giorni Pappy e Harriet sono ancora una destinazione prediletta per i festaioli di Coachella, e il resto di Pioneertown si è evoluto al punto che i giorni solitari della città sembrano impossibili da ricordare. Gentry stima oltre un migliaio di persone che camminano su Mane Street nei giorni più affollati e che, grazie a Pappy & Harriet’s, alla promozione dai social media, alla relativa vicinanza a Los Angeles o alla sua effimera storia originale, Pioneertown in generale gode di una notorietà che ha poco a che fare con i film.
Mike French, co-proprietario del Pioneertown Motel con suo fratello dal 2014, attribuisce la vastità delle esperienze qui alla sua rinascita, dicendo che in questi giorni arrivano ospiti da tutto il mondo, desiderosi non solo di far visita a Pappy & Harriet ma anche al Joshua Tree National Park, la riserva naturale appena dietro la città e, naturalmente, Mane Street stessa. Piacere ad ogni tipo di persona, crede, è la chiave di Pioneertown.
È quella “apertura che la rende speciale”.
Titoli di Coda
Inevitabilmente, il nuovo interesse ha portato al suo rinnovo. Se la metafora non fosse scontata, si potrebbe dire che a Pioneertown stanno facendo un remake.
Come per tutti i remake, la nuova versione non dovrebbe essere troppo diversa dall’originale.
Per questo i fratelli French hanno scelto di fare “più un progetto di restauro che altro”. La loro ricerca li ha portati a prendere lo stile kitsch western che hanno trovato all’interno del motel, con elementi come ferri di cavallo e copriletti in stile antico western, e ridimensionarlo, optando per un approccio più semplice, un’esperienza del deserto più “modesta e pulita”. Ora potete rimanere nella stessa stanza (la numero 9) dove Gene Autry ha giocato a carte per tutta la notte, restaurata da poco con il pavimento di cemento rosso originale.
Ma non si tratta solo del motel. I fantasmi del passato di Pioneertown qui sono ovunque, e stanno tornando in vita. I French stanno aiutando a riaprire il Red Dog Saloon, dove una volta gli attori bevevano birra sui loro cavalli. Tutti questi lavori di costruzione hanno portato una ventata di ottimismo in città, e voglia di fare, tanto che che presto riaprirà anche la pista da bowling. Kenneth Gentry, nel frattempo, riconoscendo lo sviluppo della sua piccola città, sta facendo del suo meglio per portare a disposizione di tutti servizi fondamentali come un grande magazzino, e preservare il carattere di fondo di Pioneertown.
Senza dubbio, l’acqua (o meglio la sua mancanza) è ancora un problema non da poco, ma nel 2019 lo stato ha finalmente inaugurato un nuovo sistema idraulico, aprendo la strada a ciò che i giornali locali hanno indicato come “una nuova costruzione, ma non troppo”. Probabilmente è una buona idea perché, dopo quasi 75 anni, Pioneertown sta di nuovo fiorendo.
Per quanto riguarda le intenzioni del fondatore e se il risultato si avvicini alla sua visione, abbiamo chiesto la sua opinione a Kenneth Gentry, che ha risposto: “Penso che Dick Curtis sarebbe molto felice.”
Pioneertown & Palm Springs
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