L’ambientazione del Dexamenes Seaside Hotel è una fabbrica di vino abbandonata su una spiaggia della Grecia. Qui tutto è cambiato, ma assolutamente nulla è cambiato.
Sei mai stato in una cisterna di vino? Questa è la domanda che ti sarà posta al Dexamenes Seaside Hotel prima di mostrarti la tua camera fronte mare sulla costa occidentale incontaminata del Peloponneso. Ciò che più si avvicina – per la maggior parte di noi – ad un’esperienza del genere e a questo livello di rinascita industriale è un magazzino sul lungomare di Brooklyn o Singapore, dove i mattoni a vista delineano le pareti e i tubi di metallo corrono visibilmente lungo il soffitto. Ma qui siamo su un altro livello.
Dovresti vedere le foto del “prima” per capire quale sia stata la magnitudine dell’opera portata avanti per trasformare questa vecchia fabbrica di vino e portarlo agli standard dei moderni hotel di lusso. Eppure, il fascino principale di Dexamenes è il suo carattere che si avverte esattamente com’era decenni fa: ruvido, deteriorato, orgogliosamente rozzo.
Anche produttivo. Dovresti interagire con la fruttuosa storia di questa struttura, che ha un significato profondo sia per la regione che per i responsabili della sua rinascita. Nelle stanze, il cemento grezzo porta ancora le macchie del processo di fermentazione del vino. Le imperfezioni di anni di produzione sono state volutamente lasciate intatte per raccontarne la storia. Si tratta di uno stile scarno, sì, ma non privo di calore, e certamente non privo di considerazione. La luce schizza attraverso i vetri, danzando in spazi che farai fatica a trovare da qualsiasi altra parte nel mondo dell’ospitalità.
L’ambientazione eccentrica è il felice risultato di una storia economica che ha portato in primo luogo il vino in questa regione. Quando il ribes nero greco ha perso la sua posizione ai vertici del mercato, l’industria ha scoperto di poter reindirizzare le uve svalutate verso le esportazioni di vino. La cantina è stata costruita negli anni ’20, situata sulla spiaggia in modo che il prodotto potesse essere pompato direttamente sulle navi in attesa. Oggi, le limpide acque della spiaggia di Kourouta non sono adatte all’esportazione, divenute una calamita per i maniaci del design e dell’architettura.
I due silos rappresentano la firma visiva del Dexamenes Seaside Hotel, ma non sono camere d’albergo. In passato erano utilizzati per conservare il succo dell’uva prima del trasferimento nelle vasche di fermentazione, successivamente sottoposti a lavori di restauro. Vennero rimossi i tetti arrugginiti e rifiniti i pavimenti per creare un luogo di ritrovo confortevole per una sana guarigione, yoga, cene curate e degustazioni di vini.
Dormirai in un serbatoio di fermentazione.
Le 34 cisterne formano 34 suite in due lunghe file di cemento. Sia all’interno che all’esterno conservano la loro essenza originale. Tocchi di legno e vetro ammorbidiscono gli spazi, e in realtà sono state poche le modifiche importanti apportate. Le lastre di cemento sono state rimosse per creare ingressi – dotati in seguito di porte scorrevoli in vetro all’interno di portici in legno – per poi essere anche esse riutilizzate nell’hotel, come trampolini di lancio per il cortile o per essere rimodellati in tavolini e sedie. Sostenibilità e il concetto di riutilizzo creativo sono i due pilastri fondamentali. I mattoni di recupero del vecchio magazzino rivestono il pavimento del ristorante, ed i tubi di irrigazione fungono da corrimano.
È un gioiello che non tutti scoprono. Ma se alloggi qui non sarai solo ricompensato da uno dei concetti di hotel più cool d’Europa. Spiagge sabbiose infinite si mescolano con una regione agricola dove i visitatori degustano prodotti locali e vino decantato localmente. Al Dexamenes per soddisfare questi piaceri troverai un ristorante e un vigneto giovane, che un giorno dovrebbe contribuire all’offerta di vini greci.
Il proprietario, Nikos Karaflos, è cresciuto qui, ascoltando le storie dell’azienda vinicola abbandonata e del suo posto nella storia economica della sua città natale. Lo gestisce ora come un punto di riferimento rivisitato, una testimonianza dell’ingegnosità locale e un nuovo capitolo per il Peloponneso. Sei mai stato in un serbatoio di vino? Questo non deluderà.
Dadi e bulloni
Un breve riepilogo delle domande più frequenti sul Dexamenes Seaside Hotel.
Chi visita questa zona?
Nonostante i siti archeologici, le sconfinate spiagge e foreste naturali, questa è una parte della Grecia fuori dai sentieri battuti. Coloro che la visitano amano la storia, il design e si abbandonano alla vita lenta e ai piaceri tali come : la degustazioni guidate di vini, meditazione e shiatsu.
Qual è il periodo migliore per visitare?
La tarda primavera e l’inizio dell’autunno offrono un clima più mite, piacevole. L’estate è calda, ma c’è la spiaggia. Pertanto l’apertura stagionale da aprile ad ottobre è semplicemente perfetta.
Cos’altro c’è da fare in zona?
Il Peloponneso è una regione della Grecia satura di siti antichi. La più vicina a Dexamenes è l’Antica Olimpia, il sito archeologico dei Giochi Olimpici originali, a solo mezz’ora di auto. E non solo, l’antica Corinto, il tempio di Apollo Epicuro e, in modo abbastanza appropriato, Sparta.
Qual’è la camera più adatta per chi viaggia da solo? In coppia? In famiglia?
Esistono tre categorie di cisterne suite, che si differenziano unicamente in quanto a posizione. C’è Beachfront, Courtyard (che si affaccia sui due silos) e Backyard, l’ultimo dei quali ha le viste più limitate ma la massima privacy. Per quanto riguarda le dimensioni, ognuna è dotata di un letto king size e di un divano letto e può ospitare fino a tre persone. Per gruppi grandi sono perfetti i serbatoi di vino interconnessi che possono ospitare fino a sei persone. Mentre i gruppi più numerosi possono optare per la Beachfront Villa, una villa neoclassica a due piani, sulla spiaggia, che può ospitare fino a dieci persone.
Quale caratteristica del design potrei non notare se non non mi venisse menzionata?
In sintesi. Il proprietario Nikos Karaflos è cresciuto in zona e in realtà ha appreso della cantina abbandonata – nel contesto dell’evento economico e la crisi del ribes – a scuola. A 13 anni ha intervistato gli ex lavoratori della cantina per un saggio e ricorda ancora le loro vivide descrizioni del luogo e come questa vena vitale per la regione guidasse la loro vita quotidiana, le loro routine e servisse come luogo di festa durante la vendemmia. Quando è arrivato il momento di progettare l’hotel, ha attinto a quei ricordi per cercare di ricreare quel vivido senso di vita e di comunità.
Quale è la proposta gastronomica?
Piatti stagionali e locali serviti in tre diverse : il bar sulla spiaggia, il ristorante e la spiaggia. Gli chef si coordinano con gli agricoltori locali per trovare una cucina iperlocale venata di riferimenti tradizionali.
Qualcosa da dire sulla sostenibilità?
Oltre al riutilizzo e riciclo quasi completo e totale della proprietà, l’uso dell’acqua è attentamente monitorato, quasi il 90% dell’energia utilizzata viene creata internamente, la collaborazione con gli agricoltori locali è costante e la tipica spa ad alto consumo di energia è sostituita da bagni sonori curativi ed eventi culturali ed eno – gastronomici (degustazioni di vini, laboratori di cucina, spettacoli, installazioni artistiche, ecc.).
Qual è l’ultima parola?
Un hotel impenitentemente creativo e lodevolmente sostenibile che prende forma in serbatoi di vino riproposti su uno splendido lungomare tra antiche meraviglie. Nel Peloponneso, assolutamente da visitare.
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