L’unica cosa che accomuna i boutique hotel oggigiorno è il desiderio di essere originali. Sapete di cosa sto parlando quando lo vedete, come nel caso di questi hotel a Parigi.
Cos’è un boutique hotel quindi? Come mi piacerebbe saperlo! È facile pensare a questa categoria come piccola e indipendente ma non è più il caso da anni. Gli albergatori rock-star che hanno contribuito a delineare questo genere sono impegnati a creare nuove proprietà rivoluzionarie ancora adesso, ma ora è spesso probabile che ora abbiano 200 camere e gestioni aziendali.
Se c’è qualcosa che accomuna i boutique hotel di oggi è il fatto di non accontentarsi di essere convenzionali. Alcuni sono grandi, altri piccoli, alcuni sono indipendenti, altri fanno parte di catene alberghiere. Tutti, però, hanno quel qualcosa che è difficile da descrivere e che li allontana dalla massa. Un’estetica, un’atmosfera che riconosci quando la vedi. È come quando il rock universitario divenne famoso in tutto il mondo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, uscendo dalle radio di provincia per arrivare alla prima serata di MTV. Il mezzo cambia, ma la sensibilità del processo è rimasta la stessa.
Gli hotel di Parigi elencati qui di seguito sono indubbiamente boutique hotel. Si battono per mantenere la loro singolarità. Hanno qualcosa da dire e va bene se non è quello che tutti vogliono sentire. In una città conosciuta in tutto il mondo per gli hotel dalla grande personalità (davvero, date un’occhiata alla nostra selezione di Parigi), questi sono tra i più audaci.
Hôtel Providence
Parigi, Francia
La posizione, dove il decimo incontra il terzo, è uno dei punti emergenti di Parigi, più vicino al Canal Saint Martin e all’alto Marais che a qualsiasi destinazione turistica tipica: è un territorio in gran parte inesplorato per gli hotel, e non c’è niente di meglio per una boutique hotel che esplorare nuovi orizzonti. L’architetto Philippe Medioni ha dato nuova vita a questo spazio decorando il Providence in uno stile che è puro romanticismo urbano parigino.
Edgar & Achille
Parigi, Francia
Nessun riferimento a Degas. Edgar in realtà è figlio di Guillaume Rouget-Luchaire, il creativo visionario che sta dietro a questo progetto. Dopo aver chiuso il suo ristorante nel Marais, ha preso una fabbrica fatiscente e ha invitato i suoi amici – designer, registi e artisti – ad aiutarlo a trasformare il posto. Il risultato? Un boutique hotel eccentrico ma elegante che sembra un’installazione artistica su larga scala con una colazione chic e biciclette gratuite per improvvisare un giro nel secondo arrondissement.
C.O.Q. Hotel
Parigi, Francia
I designer Delphine Sauvaget e Pauline d’Hoop sono noti per avere disegnato una serie di ristoranti all’aperto e hanno ricevuto carta bianca per il loro primo progetto alberghiero. Il risultato è un hotel di alta qualità senza trattare di usare un tema deliberatamente provocatorio o un atteggiamento altezzoso. L’atmosfera, piuttosto, è accogliente e alla mano, anche dato che in questa parte della riva sinistra vicino alla Place d’Italie, i concorrenti più probabili sono appartamenti piuttosto che boutique hotel.
Les Bains Paris
Parigi, Francia
Studio 54, la discoteca più famosa di New York, è una specie di antenata della tendenza dei boutique hotel lanciata da Ian Schrager. Ora, immaginatevi il suo corrispettivo parigino chiudere i battenti per ristrutturazione e riaprirli per davvero come un lussuoso boutique hotel. Eccovi servita l’idea di base del Les Bains. Alla fine dell’800 è stato un bagno termale pubblico, ma dal 1980 è divenuto un vero covo per le celebrità.
Château Voltaire
Parigi, Francia
L’ultra-chic Château Voltaire prende il nome non dal celebre filosofo illuminista ma dal marchio di moda Zadig & Voltaire, per il quale l’albergatore Thierry Gillier è meglio conosciuto. Per questa impresa ha arruolato il direttore creativo Franck Durand e lo studio di architettura parigino Festen per tradurre la sua estetica nel linguaggio dell’ospitalità, e l’hotel che ne è risultato si direbbe all’altezza della sua genealogia costellata di stelle.
Sinner
Parigi, Francia
Gli albergatori EVOK, il gruppo responsabile di Brach e Nolinski, si sono ispirati agli aspetti più colorati del Marais, e la prova sta nella scelta del suo nome: Sinner evoca sia gli ordini ecclesiastici che per primi hanno istituito questo distretto che i cercatori di piacere contemporanei chi lo visitano oggi.
Hotel des Grands Boulevards
Parigi, Francia
Grands Boulevards si trova in una casa indipendente, o hôtel particulier, che risale ai tempi della Rivoluzione. È una rarità in questo angolo affollato di Parigi, ed è nascosto dalla strada ed accessibile solo tramite un passaggio nascosto. Ciò significa che proverete non solo il brivido di essere a conoscenza di un segreto, ma anche che avrete un po’ di pace e tranquillità: questo hotel sa come festeggiare, ma sa anche come dormire bene la notte.
Le Pigalle Paris
Parigi, Francia
È la storia più antica del settore immobiliare: il quartiere a luci rosse, economico e quindi accessibile per gli artisti creativi che costituiscono l’avanguardia del rinnovamento urbano, diventa inevitabilmente il quartiere emergente in cui il resto della città arriva poi per divertirsi. Così è andata anche per il quartiere di Pigalle a Parigi.
Chouchou
Parigi, Francia
Nell’uso comune “chouchou” è un vezzeggiativo francese, ma nel mondo dell’ospitalità parigina è il nome di un affascinante hotel boutique proprio accanto all’Opéra Garnier. È chic e colorato, con un surplus di personalità, e il suo nome gli si addice: in contrasto con la serietà degli hotel Grand Palace, questo è un hotel divertente ed elegante, ma anche conveniente e accessibile.
Maison Souquet
Parigi, Francia
Non è che a Parigi ci fosse una carenza di hotel sexy, ma Maison Souquet è un’autentica casa di piacere della Belle Epoque trasformata in un hotel a cinque stelle dal designer Jacques Garcia, che ha creato una fantasia opulenta, misteriosa e un po’ irreale proprio di fronte al Moulin Rouge. Si direbbe l’ambientazione perfetta per una partenza temporanea dal mondo del mondano.
Brach
Parigi, Francia
Anche per chi ha seguito l’evoluzione di Philippe Starck come progettista di hotel, quello che ci fa vedere attraverso il Brach Paris è un volto ancora diverso. Questo hotel nel 16esimo arrondissement fa emergere il glamour più inaspettato degli anni ’70 per adattarsi meglio al carattere del suo edificio d’epoca. Ciò significa che troverete pannelli in legno lucido, pelle, metallo, motivi vivaci con colori della terra e specchi un po’ ovunque.
The Hoxton, Paris
Parigi, Francia
Gli hotel Hoxton sono nati, ovviamente, nell’omonimo quartiere londinese, quindi avranno sempre un accento britannico, ma la loro prima espansione all’estero dimostra che possono adattarsi all’ambiente. L’Hoxton di Parigi sceglie un palazzo del XVIII secolo in un angolo particolarmente alla moda del secondo arrondissement e lo trasforma in un boutique hotel chic, moderno e relativamente economico nello stile moderno bohémien di Hoxton.
Madame Rêve
Parigi, Francia
La ristrutturazione dell’ufficio postale del Louvre e la sua conseguente trasformazione in un hotel ha messo in risalto il lato glamour di questa struttura del XIX secolo. La lobby è un pezzo d’epoca postmoderna, una fantasia che evoca il romanticismo del viaggio in un’epoca passata. Le camere e le suite sono più contemporanee che mai, decorate con toni caldi e decorate con una ricchezza di opere d’arte a tema postale. Alcune si affacciano sull’interno, per una maggiore tranquillità, sullo “sky garden” del ristorante.
Mark Fedeli è il direttore editoriale e del marketing di Tablet e Guida Michelin. Lavora con Tablet dal 2006 e pensa che dovresti iscriverti alla nostra newsletter.