Dopo che lo scrittore britannico di Orizzonte Perduto, James Hilton, introdusse nel 1933 il concetto di Shangri La, l’ereditiera americana Doris Duke, “la ragazza più ricca del mondo”, decise che un paradiso del genere non poteva esistere solo tra le pagine di un libro e gli diede vita alle Hawaii.
Pensate ad Atlantide o al giardino dell’Eden. Camelot o El Dorado. Più o meno è quello che scoprirete visitando la vera Shangri La, una magnifica tenuta sull’isola di Oahu. Diciamo “più o meno” non perché non sia una visione paradisiaca, ma perché ci arrivate in macchina, e generalmente accompagnati da altri turisti. E forse non era quello che aveva in programma Doris Duke.
Il Shangri La di Doris Duke
Doris Duke aveva case in tutto il paese, ma quella che lei chiamò Shangri La fu l’unica che fu costruita da zero, l’unica che lei decorò scrupolosamente con oggetti a cui teneva personalmente. La tenuta di Oahu divenne la destinazione di una massiccia raccolta di opere raccolte dal mondo islamico, una passione iniziata durante la sua luna di miele in Medio Oriente e in India nel 1935. Il viaggio si concluse alle Hawaii, dove l’ereditiera pianificò la versione aristocratica di un pied-à-terre. Senza limiti di fondi non deve essere stato tanto difficile.
Ogni stanza del Shangri La di Duke è ornata con un decine e decine di oggetti della sua collezione d’arte. Sono ben 3500 e lo Smithsonian li ha definiti “una delle più spettacolari collezioni d’arte islamica in America”, tra cui c’è anche un inestimabile mihrab risalente al 1265 (“una delle opere più importanti dell’arte iraniana e forse di arte islamica in Nord America”), articoli di calligrafia coranica risalenti all’anno 900 e piastrelle che risalgono ad un palazzo mongolo del XIII secolo.
Un Paradiso in un Paradiso
Chi ha visitato Shangri La, anche se inizialmente si è sentito come l’ennesimo turista sudato che s’intrufola nel paradiso di Duke che un tempo era stato privato, è rimasto folgorato dalla sua bellezza. Più che la collezione d’arte, che forse solo gli intenditori possono apprezzare veramente, a colpire al cuore sono le lunghe braccia dell’albero di banyan che ricoprono il cortile anteriore, la vista sul mare da qualunque angolazione, il ruscello perfettamente scolpito che scorre verso la piscina e la luce del sole che si riflette dall’oceano. A confronto il miglior museo di Parigi o di Londra è noiosissimo. Questo è davvero un angolo di paradiso. La bellezza di queste isole è sicuramente ciò che attirò Doris Duke, e i milioni di turisti che l’hanno succeduta alle Hawaii. Il motivo per cui si è fermata è altrettanto chiaro.
“Honolulu ci ha colpiti perché qui ci hanno lasciati soli”, ha scherzato Duke, dopo che i paparazzi l’avevano inseguita in tutto il mondo, ma hanno finalmente lasciato la coppia in pace durante il loro soggiorno non pianificato di quattro mesi al Royal Hawaiian. È una sensazione che anche noi mortali possiamo provare alle Hawaii, anche se i paparazzi non ci hanno mai fotografato. Nel mezzo del Pacifico, con il suo fuso orario, tutte le comunicazioni da casa diventano un breve scambio in mattinata, per tacere dal primo pomeriggio. Chi ti può seguire fino a lì?
Basterebbe questo a farvi voler restare qui per sempre, ma la differenza tra la ragazza più ricca del mondo e noi mortali è che lei lo ha fatto.
Gli hotel delle Hawaii
Non è necessario costruire Shangri La, o persino visitarne l’incredibile versione di Duke, per trovare il paradiso alle Hawaii. Storici hotel di lusso punteggiano l’arcipelago, fornendo la loro versione di paradiso a chiunque abbia la fortuna di visitarli. Kauai ha l’ineffabile bellezza della costa di Na Pali e del Waimea Canyon; Maui ha spiagge idilliache e la spettacolare avvistamento delle balene. The Big Island offre il Parco Nazionale dei Vulcani e l’unico zoo della foresta pluviale del paese, mentre Oahu ha la pulsante spiaggia di Waikiki e i siti storici di Honolulu. Le sue famose attrazioni sono davvero varie, e sparse in tutte le isole, è per questo che le Hawaii si prestano alle visite di ritorno. E non abbiamo nemmeno menzionato il cibo. Riso giapponese, insalate di maccheroni, maiale kalua, manzo teriyaki, la sua cucina allude alla complicata storia delle Hawaii e simboleggia il suo vivace presente.
Qui sotto trovate otto dei nostri hotel preferiti alle Hawaii.
Timbers Kauai Ocean Club & Residences
Kauai
Timbers Kauai si trova a pochi minuti dal più grande centro abitato di Kauai (Lihue) e si proprio sul bordo dell’acqua, una combinazione perfetta di comodità e panorami privilegiati e incontaminati. La spa, le piscine e il campo da golf progettato da Jack Nicklaus vanno a braccetto con residenze che spaziano da due, tre o anche quattro camere da letto per una vacanza da sogno.
The Kahala Hotel & Resort
Honolulu
Abbastanza lontano da Waikiki per evitare la folla, il Kahala Hotel & Resort ha iniziato ad aggiungere nomi alla sua illustre lista degli ospiti quasi non appena ha aperto mezzo secolo fa. John Wayne, Frank Sinatra e quasi tutti i presidenti degli Stati Uniti da quando Lyndon Johnson è stato qui, e il luogo emana ancora un certo fascino della metà del secolo: un posto per quando si desidera un tocco di quel trattamento vecchio stile, discreto, con guanti bianchi . E una spiaggia beatamente tranquilla.
The Laylow, Autograph Collection
Honolulu
Si chiama Laylow (a basso profilo), quindi potete immaginare quale sia l’atmosfera da queste parti. Si trova a qualche isolato da Waikiki Beach, ma abbastanza vicino al cuore dell’azione per scegliere quanto volete partecipare, pur mantenendo una certa misura di isolamento. Le camere e le suite sono una miscela perfetta di modernismo utopico e fascino tropicale di buon gusto, non sono esattamente ostentate, ma sobriamente lussuose.
Koa Kea Hotel & Resort
Kauai
Un perfetto hotel fronte oceano sulla spiaggia di Poipu (sabbia soffice, surf break, tutto quello che volete da una spiaggia hawaiana), Koa Kea Hotel & Resort è il tipo di posto dove si può trascorrere l’intera vacanza senza muoversi. Beh, si potrebbe se Kauai non fosse un paradiso per il golf, la pesca d’altura, il whale watching e il river kayak. Comunque, è bello avere un ottimo hotel dove tornare a casa alla fine di ogni giornata.
Andaz Maui at Wailea
Maui
Andaz Maui a Wailea è un resort all’altezza delle più belle isole hawaiane del Pacifico sotto ogni aspetto, dall’arredamento al paesaggio, alla cucina. La location, nell’elegante Wailea di Maui, lo rende perfetto: qui il design studiato in ogni dettaglio tipico degli hotel di Andaz e i comfort di alto livello vi faranno sentire come a casa.
Turtle Bay Resort
Oahu
Nel paradiso del surf che è la North Shore, questo hotel di 464 camere è il più lontano che possiate immaginare, sia letteralmente che figurativamente, dall’affollata Waikiki, mentre si è a Oahu. Due piscine, due campi da golf da campionato e una spa completamente attrezzata lo rendono un resort enorme, ma assolutamente unico nel suo genere.
Four Seasons Resort Hualalai
Hawaii
Riservatezza ma non isolamento sull’esclusiva Kona-Kohala Coast, un’oasi magica fronte spiaggia che insieme ai suoi bungalows del golf club, rappresentano in pieno l’essenza delle Hawaii dei tempi d’oro. I panorami mozzafiato sull’oceano e gli splendidi tramonti sull’isola faranno da incredibile sfondo alla vostro soggiorno. Questo Four Seasons è sobrio e relativamente tranquillo, con ville a due piani e bungalow, sparsi tra sentieri tortuosi, giardini e piscine, ogni camera con il proprio lanai privato e la maggior parte in vista dell’oceano.
Travaasa Hana
Maui
Uno dei resort più lodati di Maui è particolarmente degno di nota per la sua mancanza di televisori, telefoni e persino sveglie. A Travaasa Hana scoprirete quanto sia facile staccarsi dalla routine quotidiana. Hana si trova sulla punta orientale di Maui, ala fine di un lungo tratto di strada costiera, in modo che abbiate tutto il tempo per abituarvi al magnifico panorama che contraddistingue questo tratto dell’isola lungo il tragitto.
Per finire in bellezza, ecco la scena (in lingua originale) del film del 1937 “Orizzonte Perduto” in cui il protagonista descrive il mitico Shangri La: